Al Cairo International Stadium non ci saranno «opulenti tappeti orientali» e «lampade di moschea», come scriveva del suo appartamento milanese il Marinetti, nato ad Alessandria d’Egitto, per poi aggiungere, a proposito della sua patria natia, «da tempo mi chiamavano i suoi cieli imbottiti di placida polvere d’oro, l’immobile andare delle dune gialle, gli alti triangoli imperativi delle Piramidi e le palme serene che benedicono il grasso padre Nilo allungato nel suo letto di terra nera e di erba verde». Al Cairo International Stadium vedremo i grandi attrezzi della ginnastica artistica, nella terza tappa del circuito FIG della World Cup 2022, con i ginnasti e le ginnaste pronti a misurarsi nelle loro dieci specialità, con lo stesso stupore, probabilmente, che descrisse il D’Annunzio in Laus vitae, del 1903: «dopo, il Deserto di sabbia / inospite fu la mia gioia / sublime, fu il mio rapimento». Mentre, al di là delle Alpi, un copiosa delegazione è impegnata a Stoccarda nella celebre DTB Pokal, ai piedi delle Piramidi troviamo quattro italiani, scelti per l’occasione dal DTN GAM Giuseppe Cocciaro con il referente di giuria Fulvio Traverso. I poliziotti cremisi del gruppo sportivo Fiamme Oro, Carlo Macchini e Salvatore Maresca, accompagnati dal tecnico Marco Fortuna e dall’ufficiale di gara Antonio Zurlini, sono arrivati al Cairo, passando per Monaco di Baviera, dove in estate si terrà la rassegna continentale, pronti a prendere di petto, e non di profilo come sugli antichi murales egizi, una tappa cruciale della loro stagione, proprio in ottica Europei. Il campano agli anelli, il marchigiano sulla sbarra, sono tra i migliori interpreti del pianeta, rispettivamente terzo e quarto a Kitakyūshū. Entrambi stanno lavorando per dare forma ai propri sogni olimpici sulla road to Paris 2024 e come nel film del 1985 “La Rosa purpurea del Cairo”, diretto da Woody Allen, non s’interrogano su ciò che è vero e ciò che è illusione: «la vita è breve - diceva Tom Baxter (interpretato dall’attore Jeff Daniels) - non sprechiamo tempo per pensare alla vita, viviamola e basta». Assenti le Fate azzurre, occhi puntati sulle reginette locali. Ventiquattresime ai Mondiali del 2019, le donne egiziane puntano a qualificare la squadra già alle prossime Olimpiadi, o al massimo a Los Angeles 2028. Per aiutarle a raggiungere l'obiettivo, la federazione nazionale si è avvalsa dell'aiuto degli allenatori francesi Eric e Cecile Demay, responsabili delle squadre d’oltralpe negli anni 2000 e 2010, inclusa quella che si è classificata 11ª ai Giochi di Londra 2012. Questo fine settimana vedremo all’opera Zeina Sharaf, una delle due egiziane di Tokyo 2020, la veterana Nancy Taman, quarta al volteggio ai campionati del mondo 2021, e Jana Mahmoud, una promettente diciassettenne che ha raggiunto le finali a parallele e trave in Coppa del Mondo a Doha, lo scorso anno. Tra i maschi ci saranno soprattutto Omar Mohamed e Ali Zahran, e quest’ultimo sarà un bel rivale di Maresca agli anelli. La tappa del Cairo, in circuito da un paio di edizioni appena, ha suscitato un grande interesse tra le scuole ginniche africane e mediorientali. Vi prenderanno parte infatti atleti di Algeria, Marocco, Sud Africa, Giordania e Qatar, tra cui Caitlin Rooskrantz (RSA), una figura di spicco sugli staggi asimmetrici. Tra le star anche gli ucraini in forza alla PGF di Ferrara, Illia Kovtun, e alla Ginnastica Riccione, Daniela Batrona, che ci auguriamo di rivedere presto nella Serie A italiana, magari già dalla terza giornata di Napoli, il 23 aprile. Oksana Chusovitina (UZB), Artur Davtyan (ARM), e Alexander Myakinin (ISR), sono altri tre big con almeno un oro di Coppa del Mondo all’attivo. In tutto si contano 33 nazioni – escluse Russia e Bielorussia. Le finali saranno trasmesse, integralmente e in diretta esclusiva per l'Italia sul canale YouTube della FGI a partire dalle 11.55 di sabato 19 e di domenica 20 marzo. Per ragioni tecniche il live streaming sarà senza commento. Di seguito i link ai player.