Si chiude con una splendida medaglia di bronzo l’avventura azzurra alla Dtb Pokal di Stoccarda. Nel riuscitissimo esperimento della gara mista, con tre maschi e tre femmine a misurarsi su quattro attrezzi per sezione, l’Italia è stata superata dallo squadrone statunitense e dalla Germania che si sono giocate la vittoria nella “mixed” della Gold Final. La laziale Manila Esposito, la milanese Desirèe Carofiglio, portacolori della FutureGym, Elisa Iorio, “brixiana” in forza alle Fiamme Oro, Mario Macchiati, marchigiano del Fermo ’85, Yumin Abbadini, bergamasco della Pro Carate e Lay Giannini, altro prodotto delle fertili Marche, hanno invece superato il Canada nella finale che ha messo in palio il bronzo.

La competizione per i colori azzurri inizia al corpo libero. Ad esibirsi in pedana per prima è la ginnasta della Ginnastica Civitavecchia, Manila Esposito. Esecuzioni precise ed una buona parte acrobatica consentono alla giovane laziale di guadagnare un discreto punteggio di 12.500. Lay Giannini salva una diagonale che lo stava facendo uscire di pedana e conquista punti 13,050, meglio del compagno di squadra Mario Macchiati, che appoggia le mani per terra in un arrivo e sconta pure un’uscita di pedana. Il 12.300 che scaturisce non soddisfa di certo l’atleta marchigiano. Anche Desirèe Carofiglio non esegue bene la sua routine al corpo libero che viene “pagata” solamente con un 11.850. Dopo la prima rotazione, la compagine azzurra è terza con punti 49,700, poco davanti alla Germania (49.400), mentre lontane sono già Canada (54.400) e Stati Uniti (54.100). Come secondo attrezzo gli italiani presentano Yudin Abbadini, che in questa “mixed” ha preso il posto di Edoardo De Rosa, rimasto a casa perché positivo al Covid, e Mario Macchiati al cavallo con maniglie, Manila Esposito e Elisa Iorio alle parallele asimmetriche.

Un super Yumin Abbadini, si conferma specialista di spessore ed ottiene 13.300, punteggio solo avvicinato poco dopo da Mario Macchiati che si ferma a 13.000. Elisa Iorio fra gli staggi dà sfoggio della propria classe e di quella bravura che le aveva permesso di qualificarsi ai mondiali giapponesi dello scorso autunno. Un 13.950 di grande qualità per una ginnasta spesso costretta a rallentare la sua preparazione a causa di qualche problema fisico di troppo. In precedenza, purtroppo, Manila Esposito non era riuscita a portare a termine una buona performance. Una grave imperfezione durante un giro in verticale ed una caduta nello “Jager” non hanno permesso alla Esposito di andare oltre un modesto 10.650. A metà gara il team “mixed” azzurro è sceso in quarta posizione (100.600), ma Stati Uniti (108.350) e soprattutto Canada (102.450) e Germania (101.350) rimangono ancora alla portata. La trave per Elisa Iorio e Manila Esposito e le parallele per Mario Macchiati e Lay Giannini rappresentano gli attrezzi del terzo “giro” azzurro. Lay Giannini, portacolori della Giovanile di Ancona, fa il suo alle parallele raccogliendo un buon 13.750, mentre dall’altra parte dell’Arena anche Manila Esposito riusciva a domare la trave regalandosi un 12,800 che potrebbe servire alla causa azzurra per risalire in classifica. Mario Macchiati fra gli staggi è autore di una buonissima performance che vale un 14 tondo. Elisa Iorio fa copia e incolla con il punteggio della compagna Manila Esposito, ma l’Italia, per pochissimo, non riesce a superare Stati Uniti e Germania e dovrà giocarsi la medaglia nella “bronze final”.

Il Canada per la “finalina” gareggia con i maschi al volteggio, mentre le femmine sono di scena sulla trave. L’Italia, al completo, è al volteggio. Manila Esposito, Desirèe Carofiglio, Mario Macchiati e Lay Giannini contro il team canadese schierato con Sydney Turner, Jenna Lalonde, Felix Blaquiere e Zakary Clay.

Fa un bel salto Felix Blaquiere (13.900) Sbagliano Giannini (13.100), Macchiati (13.100) e Clay (12.700), fanno bene in trave Sydney Turner (13.600) e Jenna Lalonde (12.850) ed allora a decidere le sorti della finale che vale il podio, sono i due splendidi volteggi di Manila Esposito (13.550) e Desirèe Carofiglio (13.500). L’Italia chiude con un totale di 53,250 ed è bronzo, il Canada poco dietro a 53.050 è costretto ai piedi del podio. Nella finale per l’oro facile successo per gli Stati Uniti (57.950) sulla Germania (50.450).

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